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Come dalla coscienza un tratto, o un frammento di memorie
ritorna a scandire permanenti suggestioni, emerge dal passato
quel dialogo di pietre, disposte in perimetri ed in strati, in mura
differenziate e suddivise nel tempo, in fondamenta e alzate
di spessore antico, a noi foriere di conoscenza e di notizie.
Esterni al perimetro del castro, in malte e livelli sfaccettati
duemila metri quadri di storia e di romaniche testimonianze
riappaiono fra sedimenti alluvionali, frammenti d’intonaci
ed evocative tracce. Vite trascorse, e per secoli celate
giacevano in semplici fosse, o in tombe ‘cappuccine’:
composti e sepolti in pietas, per l’eterno, riapparsi e liberati
da strati d’epoche, cumuli di terra e di macerie sovrastanti.
Esempi lontani, di radici che appartengono alla nostra storia
ancora oggi parlano – e ci interpellano, con voce fiera.
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© Luciana
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n.d.r.
Settimana della Cultura, a Como. Nell’ambito del programma,
visita in “anteprima” agli scavi archeologici, in corso di completamento,
situati sotto il cantiere del nuovo autosilo di Viale Lecco.
Visita guidata dalla D.ssa Stefania Jorio
(Soprintendente per i Beni Archeologici della Regione Lombardia).
Il cantiere di scavo, su committenza di Valduce servizi SpA, è diretto dall’archeologa d.ssa Nicoletta Cecchini e vi hanno lavorato 15 esperti.
Il restauro, è condotto dalla dr.ssa Katia Poletti.
Dal prossimo autunno, in concomitanza con l’apertura del parcheggio di fronte all’Ospedale Valduce, gli scavi saranno visibili anche dalla strada, liberamente visitabili percorrendo il passaggio che collegherà Viale Lecco a Via Dante o, per chi vorrà visionarli più da vicino, tramite passerelle che saranno posizionate anche all’interno degli scavi stessi.
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