SEDICI METRI DI LUCE, ALLA DIGA – (Il “MONUMENTO” DI LIBESKIND)


Un cormorano ad ali aperte in punta del lampione

osserva il lago, immobile.  Placidi flutti a sfondo

lambiscono la diga. Sinuosi, carezzano le sponde.

Sommesse voci trascolorano nell’onda:

celano ricordi e sogni, d’epoche lontane.

Minime luci all’orizzonte, dalle rive.  Vibrazioni,

assonanze, dilatazioni, pulsazioni.Tempo e vita.

Potessi, fermare entrambi: ne percepisco amore.

Lasciatemi la gioia intensa di godere

del buio sotteso nelle onde, sulla diga!

L’alba s’insinua piano, fra le luci ancora accese

dei lampioni. Tremule onde, brezze del mattino.

Si dissolve il buio, lentamente il giorno appare.

Imperative luci, trasformeranno il sogno.

Mio lago amato…non lasciarti violentare!

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© luciana bianchi cavalleri 

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2 pensieri su “SEDICI METRI DI LUCE, ALLA DIGA – (Il “MONUMENTO” DI LIBESKIND)”

  1. Sei molto brava. Mi dispiace per questa cosa orribile che vi sta succedendo al lago. Qualcuno ha detto "La bellezza salverà il mondo". Speriamo.
    Paola

  2. Nonostante la maggioranza dei cittadini sia contraria, i lavori proseguono.
    Evidentemente, esistono interessi ineludibili ed inattaccabili, dietro la scelta di dare il via a quest'opera. Una scelta (calata dall'alto sulle teste dei cittadini) tanto inutile, quanto incomprensibile.
    Il mondo oggi va così.
    E la tristezza di veder stravolgere il panorama del mio amato lago, mi attanaglia il cuore.

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