Viale Lecco…in fiore

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Offrono il meglio di sé, i rami di pesco sbocciati
lungo le antiche mura cittadine. I rami protesi
urlano il potente risveglio della primavera
che respira e vive anche qui
– in città e fra le case –
senza l’onore delle cronache,
a dispetto delle assillanti potature,
lungo le strade asfaltate o nelle aiuole,
nei pochi vasi appena rifioriti sui balconi,
indifferente al traffico, al caos
al rumore, all’ansia,
alla frenesia cittadine.

Si allungano fiori rosati,
e mi stupiscono il cuore
– come un sorriso inatteso
come un sussurro di gioia
che narra di meraviglia e di vita.

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© Luciana

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8 pensieri su “Viale Lecco…in fiore”

  1. Lo stesso pensiero che ho avuto nel deserto di marmo e cemento che è Piazzale Duca d'Aosta a Milano, quello della Centrale: le povere piante della piazza con il loro verde nuovo e la primavera che trionfava comunque…

  2. la natura parla costantemente e sommessamente anche in inverno a chi la sa ascoltare,
    ma in primavera la sua voce si fa notare, chiama alla riscossa l'emozione: ci abbraccia e ci circonda, quasi volesse condividere e trasmettere tutto il suo nuovo impeto di vita…

  3. è proprio quel risveglio potente -per la legge della complessità- che mi stranisce! è come se avvertissi di non essere pronta oppure di non essere allo stessa stregua adeguata ad esplodere!
    per questo talvolta anzi spesso la primavera mi è aliena, ma non credo per ragioni depressive o deprimenti, piuttosto per l'aspetto di potenza da poter e saper gestire!
    è ovvio che risento della bellezza dell'impeto ma è un po' come se troppa luce o troppo vita sbandierata mi facesse ritrarre in ritirata,
    è ovvio che sento i richiami vitalistici e pulsanti-pulsionali però c'è pure qualche resistenza!!
    (anche spiegarlo non è facile)

  4. Forse dipenderà dai bioritmi, o dal mese di nascita?!? : ))
    A parte gli scherzi, io "subisco" invece gli influssi "nefasti" dell'autunno, lo detesto proprio… e quando sboccia la primavera mi trasmette una gioia imparagonabile e incomprimibile… sarà che son nata in marzo?!?
    (Un salutone!)

  5. dopo un inverno grigio,,questi fiori di pesco sono un tripudio alla primavera,specie nelle strade delle città dove l'occhio è troppo distratto,ciao complimenti anche per la parole che accompagnano le immagini.

  6. pensando a come viene "maltrattata " la natura in città – (abbattendo e sradicando tronchi secolari, potando in modo indiscriminato, costringendo le radici in spazi minuscoli e le aiuole circondate dai gas di scarico) – beh, risulta un monito ed un dono ancora più prezioso, l'esplosione incondizionata della primavera!

  7. Che bella questa immagine!Quanto odio la mania di potare le piante: eppure appartiene a quasi tutti i giardinieri.

  8. Condivido di cuore, Paola: a volte si vedono "potature" che straziano davvero il cuore, su alberi novelli come su alberi centenari indifferentemente, si tagliano i rami in tal modo che più che altro sembrano terribili amputazioni!

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