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fotografia: Franco Cavalleri
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Dopo la pioggia, è un lembo
dolce di velluto verde, la costa
pigramente adagiata: riflessa
e dolcemente intinta nel blu.
Attorno, un baluginìo mielato di profumi
e verdi foglie in brezza – a distesa.
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© Luciana
COMO, LAGO & POESIA
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Sì, riesco a sentirli quei profumi, ed il fresco dell’ombra su quella passeggiata.
Ma il meteo, ahimè, dice che pioverà ancora.
di questo passo, andiamo a molloooo…
(Oggi le paperette galleggiavano intorno all’imbarcadero – che ha già prolungato il suo accesso con le passerelle – speriamo la smetta o gondoleremo presto in piazza Cavour…)
oggi finalmente è uscito un po di sole. finalmente possiamo godere il nosto ben amato ritorno al lago…. che bello!! stamattina sono andata in piazza cavour. E finalmente sono stata baciata dalla brezza di vento mattutina
ahiahiahi… speriamo duri…
Il monte Bisbino adeso “porta il cappello” (di nuvolacce) – la tradizione in questi casi dice “quando il Bisbino porta il cappello, ritorna a casa e prendi l’ombrello”…mah….
Però è verdissimo e splendido il lago con le sue colline, dopo la pioggia…
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Io conoscevo: “Quando il Resegone ha il cappello o che fa brutto o che fa bello”
eheh… più incerto di così! Molto realistico, però:
infatti, oggi verso le 13.00 faceva contemporaneamente entrambe le cose.
La metà del cielo sopra Como, verso il lago, scrosciava acqua a distesa – e la metà del cielo sopra la città verso Milano era con cielo aperto, azzurro e sereno… robadamatti….!
(Però, ci aveva messo in guardia, il Bisbino…)
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Riceviamo tramite email – e pubblichiamo – il commento di Emilio Montorfano:
“Ho chiuso gli occhi per rivedere il lago tornare a sorridere dopo lo scroscio di pioggia d’un temporale. Pare che, dopo esserso mostrato ingrugnito, abbia voglia di tornare a sorridere: l’acqua rimanda il verde dei monti e specchi allegri per terra rispecchiano l’azzurro nuovo del cielo, mentre i fiori, strapazzati e frustati dal vento, risollevano il capo con gocce lucide e brillanti sui petali.
E’ bella l’immagine del suo “Torna il sereno”, signora Luciana, e volentieri le mando il mio commento, cercando di respirare con lei l’aria ossigenata del sereno che torna. Emilio Montorfano”
Capita – atraverso la poesia – di riuscire talvolta a descrivere momentanee immagini della natura e così fissarle indelebilmente, come se il tempo si potesse fermare.
Un po’ come accade con una fotografia – per goderne ancora, in momenti successivi.
Capita poi di scoprire (e questo è assai gratificante) che ciò che la penna ha fissato viene raccolto, percepito e condiviso da un lettore.
Ma sono sempre la Natura ed il Lario, i due protagonisti principali: e sono anzitutto loro, a compiere la magìa d’ammaliare il lettore…!