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Quanti segreti, quante storie e confessioni
avrai raccolto: nel silenzio calmo della sera
da giovani ed anziani – in coppia o solitari –
viandanti o cittadini, turisti o innamorati?
Accogli e celi nel profondo delle acque
ogni sussurro – l’affondi e lo trattieni
come un cuore, con le sue emozioni:
dolce amico… e “materno” Lario mio.
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© Luciana
Mamma lago… L’avevo considerato sempre un amico, ma messa così ebbene devo concordare sul lato femminile di ogni specchio d’acqua.
Sarà dovuto a quel senso di “accoglienza” e “gratuità amniotico-affettiva” che promana da uno specchio d’acqua, sia esso calmo o in movimento…
(Roba da stendersi sul lettino, pronta per la psicanalisi?!?…ehm…)