Richiami in volo – strida di gabbiani:
cinque cerchi paralleli in movimento
a gioco congiunto e intersecato d’ali.
(…E’ un’olimpiade dell’aria?)
Discosto, vola un nibbio – alto e regale:
lambisce l’acqua, poi risale al cielo.
Penne di lago – liete – a primavera.
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© Luciana
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Richiami in volo, e “ricami”… Ho sempre ammirato il volo degli uccelli, quella leggera grazia che fa dello sgraziato corvo una maestosa macchina volante, la bellezza del volo planato dei gabbiani, la sarabanda delle rondini…
…come pure la difficoltà nell’incedere sulla terraferma dell’albatross
vivendo sul lago, l’osservazione dell’albatros marino ci perviene più facilmente attraverso la nota poesia di Charlese Baudelaire… ma anche i nostri più domestici gabbiani, certamente sono più belli da osservare in volo, che in riva…Le ali sono un mezzo per raggiungere il cielo: e noi umani “terrestri” proviamo un sempre po’ di invidia…
…ma non solo Baudelaire: c’è anche quella vecchia Ballata, nella quale si narra di un bastimento…che osa attraversare l’equatore, dovendo poi fare i conti con l’amore
dici la ballata del marinaio di Coleridge?… mmmhhh…
per andare in pari, qui ora ci vorrebbe qualche suggerimento circa le descrizioni di alati di lago…eheheh
beh…
v’è quell’importante lembo di terra compreso tra i fiumi Adda e Mera nel quale sono state osservate ben 268 specie di volatili, che sostano lassù per lo svernamento e la riproduzione
per la felicità di naturalisti ed ornitologi…(chissà, se mai qualche poeta è passato di là per descrivere i nostri amici pennuti di lago)
Bellissima1
grazie, Paola: t'invio idealmente un volo di gabbiani…!