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fotografia: Franco A. Cavalleri
Dodici cigni in parata: eleganti
e regali, in lento nuoto palmato
scorrono in fila, biancheggiando
traversano il bacino. Dal molo
alla diga incedono sinuosi,
scivolando silenti sulle acque
carezzano il filo delle onde
e lo percorrono oscillando,
al crespato gioco di correnti.
Per un’immagine da sogno,
fisso la mia foto in parole.
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© Luciana
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nel mio sogno ce n’è un altro, di cigno, che è stranamente scuro. Non è in parata come gli altri, è distaccato, rimane un pò indietro. Però ad un certo punto non si sa come spicca il volo e si libra verso le torri delle Grigne
non m’intendo per nulla d’interpretazione dei sogni, tuttavia m’incuriosisce l’idea di tentarne una mia personale…
Apparentemente “unconventional” e distaccato dalle comuni consuetudini, questo cigno si sente pronto a spiccare il suo volo prima degli altri – e verso l’alto – forse, alla ricerca della realizzazione di un sogno?
(Auguri, a quel cigno che sogna…nel tuo sogno!)
grazie luciana per questa tuo ricordo dei cigni.
sto leggendo il libro mitobiografia di ernst bernhard. dice che gli animali danno senso allo SPAZIO (mentre i vegetali lo danno al TEMPO)
mi sembra esssere una riflessione che ben si adatta alla magia di questi animali eleganti in quel pezzo del lago sulla riva di sant’agostino
ciao luciana, buoni giorni
ciao Paolo,
grazie per questo tuo bellissimo commento – sono totalmente affascinata dalla riflessione proposta da Bernhard e che tu mi qui mi suggerisci: credo che la farò mia, incidendola nella memoria!
nel proseguimento del sogno
quel cigno seguita a lievitare verso l’alto, giungendo forse troppo vicino al calore del Sole
….sarà stato il caldo di questi ultimi giorni, a stimolare il sogno?!?….
…il fatto è che il sogno non è cosa recente, va avanti da parecchio tempo. La calura di questi ultimi giorni purtroppo ha acuito il rischio che le ali di quel cigno si sciolgano; a quel punto non rimarrà che cantare, sperando che la tramontana appena sorta sostenga il volatile verso un approdo sicuro
Ciascuno di noi forse ha un proprio sogno ‘ricorrente’ (io ho sognato spesso di preparare le valigie, o di viaggiare)
Il tuo cigno è indubbiamente originale, come soggetto…
Considerato che non ti firmi, forse è un cigno in incognito, che ama la poesia…eheh
in effetti il cigno onirico è…
in fondo è un misto.
Nel senso che, da un lato, è un’incosciente poeta che azzarda, dall’altro lato, è un lottatore che spera assiduamente nella riuscita dell’impresa.
Ecco chi è!
Sei dunque “un poeta che azzarda”?
Ma restando anonimo…(ehm…!)
Se componi anche versi dedicati al lago, inviali: saranno in brevissimo tempo on line!
Le tue parole illustrano più di una foto.
click… una piccola condivisione, in technicolor…