Paratìe: il muro di Como

Libera interpretazione, da Giacomo Leopardi:

“Sempre odiato mi sarà quest’ermo muro
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude…”

Muore alla vista, giorno dopo giorno:
scompare del “mio” lago la mia amata riva.

Nell’anima e nel cuore, ho un gran rimpianto
per la “mia” città che fu – e non sarà più.

© Luciana
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Per documentarsi circa l’esecuzione dei lavori in corso:
cfr. quotidiano La Provincia di Como

(n.d.r.) Questo, il progetto inizialmente previsto – così come tuttora viene pubblicato nel sito web di presentazione dell’opera e nei manifesti tuttora esposti al pubblico.
E’ ben visibile un’auto che percorre il Lungolago, evidenziando la prevista medesima altezza di strada e marciapiede e l’invariata visibilità del lago.

Il parere di uno dei progettisti,
l’ing. Carlo Terragni – (articolo del quotidiano “La Provincia”).

L’autorizzazione paesaggistica regionale – quando e come è stata rilasciata. (articolo del quotidiano locale “Corriere di Como”)
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8 pensieri su “Paratìe: il muro di Como”

  1. Difficile dire come mi sento, all'idea della trasformazione del lungolago in una sorta di muraglia cementizia, "oltre" la quale il Lario sarà comunque diverso da quello cui ero abituata ormai da mezzo secolo. Abito nel quartiere di Sant'Agostino dove prima di me hanno vissuto tutti e quattro i miei nonni ed hanno abitato entrambi i miei genitori.
    Il lungolago fa quindi parte della mia genetica e credo non mi abituerò mai, all'idea di vederne stravolta l'immagine…mi coglie davvero una tristezza infinita…

  2. grazie della segnalazione, Daniele. L'articolo in questione dettaglia precisamente tutti i particolari della vicenda ed in chiusura accenna all'ultimo atto che arriverà certamente: "Chi paga?" Il Comune.
    Sì… cioè, pagheremo tutti noi cittadini, poichè sarà prevedibile un aumento consistente delle tasse per poter ripianare i danni prodotti ed il relativo deficit.
    Poichè il detto "chi rompe paga e i cocci sono suoi", anche se auspicabile non è detto sia sempre rispettato….
    Nel frattempo, la notizia del muro sta facendo rapidamente il giro delle redazioni d'Italia e credo arriverà ben più lontano degli italici confini.
    L'assurdo ed inspiegabile, diviene comico….se non fosse, purtroppo, tristissimo.

  3. l'amarezza provata è stata talmente grande che credimi Daniele, non riesco assolutamente a provare una completa sensazione di sollievo.
    Sarà infatti opportuno tenere gli occhi aperti e le antenne ben tirate: prima che i lavori si concludano la strada è purtroppo assai lunga. Speriamo venga percorsa senza ulteriori danni…

  4. Tutte le volte che ne sento parlare al TG o leggo sui giornali, penso sempre a te.
    Mi chiedo come sia potuto succedere un fatto simile. Qualcuno avrà pur approvato.
    Sono i misteri delle Pubbliche Amministrazioni, purtroppo.

  5. Mi è difficile commentare Paola, tanto sono invasa da un senso di profondo disgusto ed impotenza.
    Il progetto pare fosse stato a suo tempo approvato in tutti i gradi, incluse amministrazione provinciale e sovrintendenza ai beni ambientali (!!!) che è come dire nessuno, nel senso che nessuno di costoro probabilmente ne risponderà mai…
    Gli unici a non saperne nulla erano i cittadini, ai quali il progetto era stato presentato con modalità fuligginose ed assai poco trasparenti (vedesi rendering del progetto, sull'apposito sito web) che non palesavano affatto cosa in effetti sarebbe stato costruito.
    Resta ancora da stabilire se si potranno almeno limitare i danni, poichè, nonostante il parere contrario dei cittadini comaschi, i lavori continueranno e non sarà fermato quest'obbrobrio, soltanto lievemente modificato…resta ancora e "soltanto" da capire COME.
    (E qui mi fermo, perchp il travaso di bile mi sta travolgendo)

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