Umidi passi, scricchiolio di sassi…
Dopo l’improvvisa tempesta, riprendono
i decolli in voli d’ali bianche, a lago.
Una cascata d’acqua, lacrimando gemme
scrosciava potente e ardita, rimbalzando
in giochi di gocce – ora rilucenti al sole.
Uno squarcio di cielo si fa azzurro:
l’umidità svapora e nebulizza a sera
fra i mille diversi arcobaleni delle onde.
Lentamente e assorta,
fra ritmi d’ali ed onde buone:
così, va sciogliendosi l’estate.
© Luciana
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Un'atmosfera magica, come spesso sa ricreare il lago. E un incipit davvero favoloso con quella rima interna…
Grazie Daniele…
come anche tu ben sai
a volte, non occorre cercare le parole: affiorano da sole, dalla suggestione delle onde…
immagini che scivolano in sensazioni e viceversa in un vicendevole intreccio
La "sonorità" del primo verso si stempera nel più pacato fluire dell'autunno, incipiente…