Animate dall’impetuoso vento
baluginano le prime luci d’alba:
argentei riflessi, d’acque e spume.
Al Tempio, il verde-verde-verde
di tenere aiuole scontorna la costa:
riverbero di sogni, di lontane estati.
Scavalcando anni e stagioni,
l’incanto sublime del “mio” lago
oggi e sempre, si perpetua.
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© luciana
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Scavalcando anni… la nostalgia si insinua nella nostra mente e nel nostro cuore, non per un qualcosa che abbiamo perso, ma per un qualcosa che ritroviamo e ne possiamo ammirare, gli angoli nascosti, i particolari non visibili di chi ha occhi ma non vede, del romanticismo che questo meraviglioso Lario inspira e ha inspirato nelle menti di uomini presenti ma soprattutto passati!
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Salvatore Canelli – Como
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grazie dell'attenzione e del gradito commento! Proprio così: viviamo in un luogo ricco di poesia e di storia, ed è sempre una piacevole sorpresa coglierne il caleidoscopio di tutte le sfumature… senza mai dimenticarsi di quelle del passato!
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L'alba ha riportato la tua tua luce poetica . Felice ne bevo sorsate.
Una poesia bellissima.Mi satollo dei suoi sapori. e mi dipingo di verde-verde-verde (stupenda questa etichetta rafforzativa).
Giovanni – grazie per il tuo sentito commento: lo avverto pregno di condivisione emotiva.
Verde, verde, verdissima rimarrà sempre, la voglia di rinascita -attraverso ciò che ci accomuna, la grande passione per la nostra amica poesia 😉 !