Lungolago di Como, paratìe e… migrazione forzata…

Dall’interminabile cantiere spodestati, migrano
anatre e gabbiani, dal lungolago e dalle paratìe:
nelle aiuole e fra le case, nei giardini di quartiere
hanno rifugio i germani in Borgovico – ed a Sant’Agostino
gli alati echeggiano richiami, sopra ai tetti delle case.

Anch’essi fuggiti dal prolungato obbrobrio,
sognano di rimirare più serene onde
tornando un giorno a ritrovare il loro lido
dediti a più consoni riposi, fra le sponde.

© Luciana
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2 pensieri su “Lungolago di Como, paratìe e… migrazione forzata…”

  1. Gabbiani, svassi, cigni e fauna del lago varia, sono tutti più fortunati di noi: loro dalle paratie, dal cantiere e dall'incubo di una nuova Ticosa possono anche andarsene…noi no!

  2. Io intendo proprio restare ed essere voce a presidio, in difesa del "mio" amato lago.
    In attesa di ritrovarlo presto, anche se – ahimè – purtroppo non sarà mai più come prima…

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