Concerto d’organo – (Basilica di S. Fedele)

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fotografia: Franco A. Cavalleri

Si rincorrono note: registri ed armonie
in libera ascesa pervadono l’antica S.Fedele.

Rimbalzando in echi senza tempo
sonorità intense e diffuse
pervadono e ritmano l’anima:
si dilatano, melodiche e marcate
e – parallele di ricordi – affollano
la volta a botte e le navate.

Il tempo musicale e i suoi arcani
avvicinano memorie lontane: le accompagnano,
s’accostano soavemente – e dilagano, in cuore.

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© Luciana
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24 ottobre 2008 – Basilica di S. Fedele – Como
Concerto Di Musiche per Organo – Organista: Paolo Bottini
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(In memoria del concittadino comasco m° Aldo Ghedin)

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6 pensieri su “Concerto d’organo – (Basilica di S. Fedele)”

  1. che poesia evocativo! Dovrei avere vergogna – quando penso a Piazza San Fedele mi viene sempre in mente il caffe’ Aida per i suoi servizi sempre cosi puliti, e il Body Shop, che adesso non c’e piu’.

    Is that really bad of me?

    Prometto la prossima volta andro’ a vedere la chiesa. Ho una cartina di Como con tutti i miei negozi preferiti perche da un anno al altro non mi ricordo piu’ dove sono. Purtroppo il mio adorato Happy Books e’ diventato una filiale del Feltrinelli, ma i libri sono sempre quelli.

    Ci sono questi concerti anche d’estate?

  2. Ciao Sylvia,
    intanto puoi visitare on line gli indirizzi che ben descrivono la storia ed i lati artistici della Basilica. Basta che clicchi sul link! L'unico suo difetto è purtroppo la scarsa luminosità dei suoi interni (se fosse maggiormente illuminata, sicuramente se ne potrebbero cogliere meglio tutti gli aspetti ed i pregi).
    Questo concerto mi pare fosse quello conclusivo del 2008, è assai probabile che anche nel 2009 sia presentata un'altra programmazione. Credo sia meglio fare riferimento al sito diocesano per ulteriori dettagli: http://www.diocesidicomo.it/visione/_standardRightMM.jsp?cod_doc=4717&area=1&gruppo=2&voce=1&sp=16&cod_ente=1327&cod_pagina=570&modo=P

    Un grande ciao… from Como, to London!
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  3. Ascoltare musica antica in luoghi altrettanto antichi mi ha sempre colpito: è una specie di macchina del tempo “artigianale”, consente di provare le sensazioni che sentirono persone ormai scomparse da tempo. La musica suona e loro sembrano trasmetterci qualcosa, farci comprendere che anche se viviamo al tempo dei computer e dei satelliti, in realtà niente è cambiato.

  4. dici bene Daniele:
    è esattamente così!

    E la musica, talvolta possiede davvero echi che sembrano espandersi – ed avvicinare e fondere presente e passato…

  5. sono daccorod con Daniele: è perdersi nel tempo ascoltare musica antica in luoghi altrettanto antichi… mi piace lasciarmi cullare dalle note ed immaginare intorno a me le dame e i cavalieri negli splendidi abiti che assaporano le mie stesse note! e poi san fedele è davvero bellissima!un vero gioiellino!

    Ciao

    Emanuela

  6. Benvenuta Emanuela,
    grazie per il tuo commento gentile.
    Sì, hai ragione: la magìa della storia e quella della musica si affiancano e fondono spesso, condotte dalle note: e allora, basta rimanere sintonizzati “in ascolto” per coglierle…!

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