Canto d’inverno

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I guanti, il berretto, la sciarpa:
ma il freddo, attanaglia le dita.

La bianca sorpresa dei Magi
(o della Befana, chissà?):
le strade e le piazze abbigliate

con fiocchi a distesa, dal cielo.

A passi affrettati e affiancati
in neri pastrani ed ombrelli
in coppia si avviano lesti
al Duomo, due sacerdoti.

Le guglie, il sagrato ed i tetti
somigliano a un canto d’inverno.

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© Luciana
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6 pensieri su “Canto d’inverno”

  1. Una bella poesia visiva,che lascia un’immagine di questo inverno rigido, con la piazza prinipale ammantata di soffici fiocchi di neve… mentre con passi affrettati,in neri pastrani ed ombrelli si avviano al Duomo ,due sacerdoti.
    Poesia molto apprezzata!
    Dora Forino

  2. In fondo, nonostante i disagi la neve è sempre una presenza bella da vedere…e ci riporta un po’ all’infanzia!
    Ciao Dora, grazie per la tua gradita visita e la ‘condivisione’!

  3. Sì,la neve è molto bella, soprattutto quando volteggia soffice e nessuno l’ ha ancora calpestata.
    Bellissima questa tua descrizione in versi corredata di foto. Un caro saluto. Paola

  4. Grazie Paola…certe descrizioni arrivano da sè: quando il paesaggio che ti circonda assume connotati così coinvolgenti è assolutamente spontaneo sentirsene avvolti e coinvolti… e poi, io adoro la neve…!

  5. eheheh… grazie…è un po’ come l’entusiasmo e la simpatia istintiva che mi colgono quando osservo i tuoi fotomontaggi, con il tuo adorabile cockerone Nelson!

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