Viale Geno, di primo mattino

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Viale Geno di primo mattino, i passi
si susseguono ritmati – ed i pensieri
accompagnano il silenzio – evocativo.

Il lungolago si dipana, diviene
un lungo nastro di fitti ricordi:
rivedo la mia biciclettina rossa,
la cartolina fra i suoi raggi ripiegata
a guisa di motore, le ruotine del 16
che giravano veloci, come le pedivelle
e gli anni lontani, che pur sono volati…

Scendo per una breve sosta, come allora
le scale in granito dei giardinetti a lago:
le panchine e la fontanella sempre eguali,
persino il cannocchiale, tutto appare antico
ed immutato… e le rughe del tempo,
ovunque scolpite ed impresse, risaltano
raccontando storie di giorni lontani.

Uno sguardo alla cupola del Duomo,
poi raccolgo i miei pensieri:
lungolago, nuovamente.

Un passo dopo l’altro,
in cammino.

© Luciana

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