Ritorno alle rive

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Domeniche pigre e sonnacchiose,
giorni nebbiosi e uggiosi, novembrini.

Il silenzio (fugace) alle lacustri rive
mi riporta spesso il vento dei ricordi.

Accarezzo quest’alterno riandare
che mi riprende dolcemente la mano:
profondamente – tuttora – m’appartiene.

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© Luciana
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8 pensieri su “Ritorno alle rive”

  1. Radici e appartenenza, un tutt'uno fuso nella malinconia di questi giorni – novembre è mese di memorie e rimpianti, forse il più triste dell'anno.

  2. sarà la coltre di nebbia diffusa, che tutto permea ed ovatta…che sembra accogliere, contenere e racchiudere in un immenso abbraccio le più profonde e celate sensazioni…

  3. Grazie, Paolo –
    sì, quest'immagine (scattata un paio di domeniche fa sul ramo lecchese del Lario) fa sognare anche me…e il luogo soggetto dello scatto, al tramonto, era proprio di una magìa…inenarrabile!

  4. infatti…anch'io mi "ritrovo" sempre molto, fra le tue righe… (in particolare sintonia con le descrizioni e le fotografie naturalistiche – ma anche artistiche – del tuo blog!)

  5. uno scatto effettuato al volo, semplicemente con il cellulare…ma invita proprio a rimanere seduti sulle rive lacustri ed a lasciarsi trasportare, dalle onde…

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