Monumento ai Caduti di Como – di Antonio sant’Elia

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“Stanotte si dorme a Trieste o in paradiso con gli eroi”.
(10 ottobre 1916 – Antonio Sant’Elia)

Cosa ne avete fatto – e cosa ricordate
di me, della mia vita, dei miei ideali,
del giovane passo dei miei scarponi,
e della mia divisa – dei miei sogni?

Vittime, orgoglio e simbolo anch’essi
di una guerra ormai già così lontana
ma che si ripete – ancora, e ancora –
oltre ogni confine ed ogni spasimo,
contrassegnando al suono d’armi
la storia e la rotazione, barbara
e perenne, del pianeta “umano“.

© Luciana

n.d.r.:
Il Monumento ai Caduti (opera di Antonio Sant’Elia, Enrico Prampolini, Emilio e Giuseppe Terragni), è situato vicino al Tempio Voltiano, presso i giardini pubblici di Como.

Antonio Sant’Elia, l’autore del disegno ad acquarello originale del Sacrario, cadde in guerra nel 1916. La maggior parte dei suoi progetti non furono mai realizzati, ma la sua visione futurista ha influenzato numerosi architetti e disegnatori.

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4 pensieri su “Monumento ai Caduti di Como – di Antonio sant’Elia”

  1. Questo monumento Luciana l'ho visto da Villa Olmo sanato scorso, durante la visita allo mostra di Rubens.
    La nostra guida ci ha appunto spiegato la costruzione, altrimenti non sapevo neppure cosa fosse.
    Pensa che da ex comasca ed ora lecchese conosco pochissimo Como…che cosa intollerabile.
    Spero di rimediare.
    ciaooo buon pomeriggio
    Carla

  2. Ottima guida… ed ottimo proposito!
    Ma anch'io ammetto tristemente di avere troppe "lacune" sulla storia e sui paesi del nostro lago!

  3. 1914-2014…siamo ormai prossimi al centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra, un periodo di soli 4 anni (un niente, un sospiro, come dire l'intervallo tra un Campionato del Mondo di calcio e un altro, tanto per rimanere nella cronaca contingente), ma che ha significato praticamente tutto, nella storia dell'umanità. Perché è stata la prima guerra che si è combattuta in tutto il mondo, anche se prevalentemente in Europa; perché vi hanno partecipato popoli e nazioni di tutto il mondo (in Europa hanno combattuto armate indiane e provenienti dai vari paesi dell'Impero Britannico, per esempio); perché hanno portato alla Rivoluzione Russa ed al Comunismo, al Fascismo ed al Nazismo, alla rivoluzione industriale di massa….e tante altre cose ancora.
    Una guerra vissuta da milioni di persone, sulla loro pelle, letteralmente, che ha lasciato tracce profondissime nella psiche e nella cultura. Basti pensare che gran parte delle decisioni del governo della Germania OGGI possono essere ricondotte a eventi legati alla Grande Guerra!
    Chissà se si ricorderanno di questo evento con la stessa forza e la stessa passione con cui parlano dell'Unità d'Italia…o dei campionati del Mondo (sempre per rimanere nella cronaca spicciola).

  4. La storia sta dietro le spalle ed il futuro davanti al nostro naso…
    Si crede nel progresso, si punta sempre al successo.
    Ma se non ci si volge prima di proseguire, nulla si imparerà mai dalle esperienze già compiute.
    (Errare umanum est…)

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