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Non hai altari, Lario mio
ma nel silenzio elevi
e fai librare anima e cuore.
Guglie i tuoi monti e ad ampia cupola il tuo cielo,
apri a navata le tue dolci sponde: il Faro Voltiano
di Brunate si fa campanile – con l’antica Torre Baradello.
Ammicca il cielo, sorridendo
azzurro – tra due ali di nuvole leggere.
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©luciana
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Io non so come fai.
Sembra che il lago contiene già tutte queste parole.
Tu le peschi, le sciughi e le poggi in sequenza. E il lago e l’ che ti guarda compiaciuto.
Belli che siete!
🙂
E’ proprio simpaticissimo, avere un cocker entusiasta fra i lettori più assidui…(X, per Nelson!)
Bellissimo questo tuo blog poetico dedicato al lago, devi veramente amarlo tantissimo.
Sempre piacevole leggerti.
Un caro saluto
Franca
Dev’essere sicuramente qualcosa di genetico: come una sorta di “familiarizzazione” del lago, che diviene parte attiva nell’albero genealogico…
Grazie Franca: sarà sempre mio piacere l’ averti ospite su comoinpoesia
Hai ragione, il tuo Blog mi è affine. Le tue poesie mi piacciono molto, le scrivi perchè le senti, come capita a me.
Da ragazza venivo a Lecco perchè c’erano dei miei parenti. Il lago di Como mi piace molto.
Sono contenta di sonoscerti. Paola
Ed io sono lietissima di averti qui, Paola: benvenuta in comoinpoesia!