Domenica assopita, quasi agosto – (Cernobbio)


Azzurra, la fontana in centro piazza.

Gabbiani e cigni: sereni e indisturbati

Sonnecchia ancora, Cernobbio al primo sole,
dopo la baraonda del sabato sera.  Al tocco
tenero dei raggi si risveglia.  Sorride la riva
con la sua dolce sponda, baciata dalla brezza:
come una bimba ancora addormentata
distende le sue membra con dolcezza,
abbraccia il lago e si culla, alla sua onda.

File di bancarelle colorate ancora vuote,
tavoli e panchine, attendono il risveglio.

Domenica assopita, quasi agosto.

©  Luciana
.

2 pensieri su “Domenica assopita, quasi agosto – (Cernobbio)”

  1. "Un testo da incorniciare nella bellezza della poesia.
    Cernobbio dovrebbe farne la sua carta di identità".

    Giovanni De Simone
    Traona (SO)
    .

  2. Grazie per il tuo entusiastico commento, Giovanni:
    nei silenzi del primo mattino, tutto appare in una nuova luce ricca di magìa…e di poesia!

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