All’ Isola Comacina

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Natura prodiga e lussureggiante, verde
di menta e timo in foglie e fiori profumati,
fronde d’ulivo e quercia, frutti e ghiande.

Una foglia d’oro si stacca dal suo ramo,
seguendo il vento migra, plana leggera…
ed io con lei: seguendo il volo dei pensieri.

Divengo foglia, ninfa, ala di gabbiano,
spuma di lago e poi nuvola leggera,
raggio di sole che gioca fra le onde…

Isola d’elezione, fra vestigia antiche
sei storia che rinasce e vive, si racconta.
Pregno ritrovo all’anima – in vivide radici.

© Luciana

n.d.r.
visita all’Isola Comacina (informazioni dettagliate)
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6 pensieri su “All’ Isola Comacina”

  1. E dopo larionipoesia rieccomi anche su questo tuo blog cara Luciana. Anche questo completamente rinnovato e brillante di luce del suggestivo primo bacino.
    L'Isola, quel fazzoletto di terra che ha alle spalle tanta storia passata e recente e che continua ad incantare locali e turisti!
    La tua è una produzione poetica infinita, così com'è infinito il tuo amore per ogni lembo di questa terra meravigliosa dove sei nata e dove vivi. Un abbraccio

  2. Cara Antonia…e sì… ho rivisto e visitato con molto piacere ed attenzione la Comacina, le cui ricchezze storiche, artistiche ed archeologiche sono state recentemente ripristinate in modo davvero encomiabile. Vale davvero la visita… e poi, il paesaggio è davvero un incanto…
    Ho scelto di visitarla in ottobre, quando il turismo esaperato si riduce, le giornate sono ancora luminose ma non più caldissime perciò più godibili – e la serenità del paesaggio si sposa con il silenzio. Accanto agli scavi era appollaiato un grande airone cenerino che ha improvvisamente preso il volo: in quel momento mi è parso ancor più d' essere giunta in un luogo incantato e fiabesco – che assoluta magìa!
    (Un saluto… e grazie, per i tuoi sempre entusiastici commenti!)

  3. Carissima, io invece l'Isola quest'estate l'ho visitata da clandestina approdando a bordo dell'"Ozio e la serenità", la mitica barca del mio amico Fabrizio. E non eravamo i soli clandestini, c'erano altre barche, anche di stranieri, ancorate dal lato dell'isola che dà verso Spurano. Fabrizio è un assiduo frequentatore dell'Isola e io sinceramente sono d'accordo con lui, non è giusto far pagare un ingresso, per me è terra di tutti. Un caro saluto

  4. Sino a poco tempo fa, ero anch'io della medesima idea, Antonia.
    Poi, dopo aver visionato tutto (ed è tanto) ciò che è stato fatto sull'isola, ho cambiato completamente idea.
    La Comacina non è soltanto un'isola verdeggiante e panoramica, ma uno scrigno contenitore di diversi reperti archeologici di pregio.
    E sarebbe ben triste, se essi scomparissero, nuovamente fagocitati dall'esuberanza del verde…
    Mi auguro di cuore che i cinque euro d'ingresso servano alla costante manutenzione dello stato attuale: ricordo bene, com'era malmessa l'isola prima dei lavori di ripristino e trovo che sia giusto ed importante che il suo (e nostro!) patrimonio artistico e storico possa essere preservato al meglio, anche per le generazioni future. Leggendola in questo senso, credo possa sicuramente essere d'accordo anche tu…

  5. Sì Paola…quando deciderai di far visita al Lario, la Comacina è assolutamente un'imperdibile… insieme ad altri deliziosi angoli e "luoghi del cuore" !

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